
La sorgente è nota fin dal 1559 e nel 1612 si parla per la prima volta dei bagni. Chiamata nel XV secolo in dialetto medio – alto tedesco „Salmansprunnen“, dove „sal“ stava ad indicare la consegna legittima di un bene e „salman“ il mediatore o garante che assisteva a tale operazione, venne indicata in documenti di epoca successiva col nome di „Salomonsbrunnen“.
Nel 1700 Dr Knöring nel „Viaticum Balneaticum“ raccomanda i Bagni di Salomone come „bagni femminili“.
La sorgente scaturisce dallo gneis granitico, a circa trenta metri di distanza dietro l’albergo, che ne determina la notevole radioattività (26,6 – 27,7 U.M. litro). Contiene inoltre tracce di iodio, boro, bario, arsenico e litio. La temperatura dell’acqua di 8° C è rimasta costante nei secoli.
I Bagni di Salomone erano conosciuti come „Frauenbad“ = „bagno delle signore“, l’acqua aveva effetti benefici per disturbi femminili e infertilità, ma anche su circolazione e disturbi di irrorazione sanguigna, reumatismi, angiopatie, metabolismo, disturbi delle cavità orale e urologici.
Ancora oggi si fanno i bagni al radon come la tradizione ci ha insegnato.
Bagni:
Origine della fonte:
Temperatura dell’acqua:
Componenti principali:
Potabilità:
Cura idropinica tradizionale:
Impieghi del bagno secondo la tradizione:
Orario di apertura: